Translate

mercoledì 14 febbraio 2018

Recensione in Anteprima: "Di tutte le cose buone" - Clare Fisher


Editore HarperCollins Italia
Pagine 333
Prezzo cartaceo 15,30 EURO
Prezzo ebook 8,99 EURO 
Anno prima edizione 2017
Genere Narrativa Straniera

Beth ha ventun anni ed è in prigione. Si trova lì perché ha fatto qualcosa di terribile e non si aspetta più niente dal futuro. Ma Erika, la sua psicologa, è convinta che ventun anni siano troppo pochi per smettere di vivere, e le chiede di scrivere una lista di tutte le cose buone della sua vita. Beth comincia così a raccontare la sua storia, una storia che si raccoglie intorno a brevi, intensi lampi di luce: la passione per la corsa, i confortevoli silenzi condivisi con una persona speciale, l'emozione di scoprire, in un pomeriggio qualunque, di piacere a qualcuno... fino alla prima volta in cui ha respirato il profumo della testa del suo bambino e ha capito davvero cos'era la
felicità.
Ma alla fine della storia la cosa brutta rimane. E a quel punto Beth non ha altro modo per andare avanti se non confrontarsi con essa, riconoscere la verità che si cela dietro il suo crimine.
E capire.
Perdonare.
Perché nessuno è completamente cattivo e tutti meritano una seconda occasione.
Anche lei.

Bethany ha ventuno anni ed è in galera per aver commesso una "cosa brutta al 100%".
Questa cosa assieme a molte altre pessime decisioni, l'ha spinta verso la depressione.
La sua psicologa, Erika, le chiede allora di scrive una lista di tutte le cose buone della sua vita, una lista da indirizzare alla figlia, per ricordarsi e ricordarle che non sempre è stata cattiva al 100%.

"Penso sia una cosa buona trovare la speranza dove chiunque altro ti direbbe che non ce n'è nessuna."


Inizia così un viaggio nel passato, tra ricordi, persone e scelte sbagliate.
Un viaggio che ci permette di conoscere meglio la storia di Bethany, che si racconta a noi, tramite le sue stesse parole.
Si presenta come una bambina difficile, fantasiosa, ferita e segnata da quella madre che l'ha abbandonata perchè non riusciva più a prendersi cura di lei.
Una bambina che passava da un genitore affidatario all'altro, che usava la violenza e l'ira per sfogare quei sentimenti cupi che l'opprimevano.
Una bambina che sognava una mamma che le leggesse le favole, una famiglia che le volesse bene e che non la lasciasse appena le cose diventano difficili.

"Io voglio solo sentirmi normale."

Questa diventa poi la storia di una ragazza che ama correre, che cerca disperatamente di farsi degli amici, che pensa che essere invitati al tavolo di una banda di disadattate per cena sia meglio che vincere alla lotteria, perché finalmente non sarebbe più stata sola.

"Perchè il punto della storia non è riuscire o no ad avere quello che vuoi. Il punto è avere a cuore le persone, anche se non sono perfette. E' avere il coraggio di sognare anche se sei in un posto dove i sogni non sono ammessi ... Specialmente in quei posti."
Ed ecco, cos'è questo libro alla fine: la storia di una ragazza alla ricerca di aiuto, di perdono, di se stessa.
Bethany è una protagonista fragile, insicura. E' una ragazza che crede di non meritarsi le cose buone che la vita può offrirle. Ha un bisogno disperato di ricordarsi che nella sua vita non c'è solo la "cosa brutta" che ha fatto, ma decine di altre cose belle.

"E solo adesso, due anni e tutte queste parole dopo, che capisco: avere una storia difficile non vuol dire necessariamente essere cattiva."

All'inizio, avevo dei dubbi su questo libro, ma non appena ho iniziato a leggerlo, ogni mia diffidenza è volata via.
Mi sono abbandonata tra queste pagine piene di sbagli e voglia di essere come gli altri. Pagine che parlano della vita di una ragazza imperfetta che tenta di fare del suo meglio.

"Portami indietro nel tempo."

Un libro fenomenale, che ti entra nel cuore, un libro a cui assegno:

- Trama: 5 - Narrazione: 4 - Personaggi: 4 - Cover: 3 - Finale: 4 -

4 Wonderland su 5

Dal libro:

- "Volevo dirle che il miracolo non ero io, il miracolo era l'amore che cacciava via la rabbia con  solo un cucchiaio di legno."

- "Quello che mi piace è che i libri riescono a trasportarti in un altro mondo, che però è segreto. Cioè, quando leggi, il mondo che vedi è diverso da quello che vede qualcun altro che legge le stesse parole. E' solo tuo."

- "Mentre le raccontavo che mi piaceva leggere, scrivere, inventarmi storie, osservare la gente e farne l'imitazione, trovare persone con cui si poteva ridere ed essere strana e anche stare in silenzio, la me interiore ha rialzato la testa. Sì, ha detto, farò così! Un nuovo inizio."

Nessun commento:

Posta un commento