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venerdì 16 febbraio 2018

Recensione: "Io che ho amato solo te" - Silvia Maira


Editore Self
Pagine 156
Prezzo cartaceo 8,32 EURO
Prezzo ebook 0,99 EURO 
Anno prima edizione 2017
Genere Romanzo Rosa

Irene è una giovane ragazza siciliana prossima alle nozze. Il suo futuro marito, Giorgio, lavora sulle navi da crociera e si trova spesso lontano da lei. Tuttavia il loro è un amore forte e solido. Irene lo ha conosciuto all’università per caso e da quel momento non si sono più divisi. La vita però è imprevedibile e proprio quando meno se l’aspetta, Irene tornerà faccia a faccia con il suo passato. Dopo tredici
anni, rivede Marco. Le sue sicurezze cominciano a vacillare, perché Marco non è l’uomo che l’ha sedotta e abbandonata, facendola soffrire, ma è un uomo che l’ha amata alla follia e che è stato costretto a lasciarla, a fuggire da lei e a non farsi più trovare.
Nell’atmosfera accogliente e festosa del periodo natalizio, i due non potranno fare a meno di vedersi, seppur di nascosto da tutti, esattamente come tredici anni prima, e di fare un bilancio della loro vita.

Tre amiche inseparabili, un viaggio tra presente e passato, una storia d'amore complicata, ecco di cosa parla questo libro.
Protagonista della storia è Irene, una ragazza timida e sognatrice, che crede nell'amore, quello vero.
Con lei, tra le pagine di questo romanzo, c'è anche Chantal, un'adolescente superficiale, esuberante ed impulsiva.
Infine, Michelle, una ragazza decisa che sa quello che vuole, devota a Dio.
Tre figure dalle personalità diverse tra loro, ma unite da una grande amicizia. Irene, intorno a cui ruota tutta la storia, cresce e diventa una donna forte grazie al suo porto sicuro, Giorgio, il suo futuro marito. Tuttavia, lei è ancora legata a Marco, il suo passato, l'uomo che non ha mai dimenticato.

"Era il momento di parlare e di dirgli cosa provava."


Un romanzo dalla trama promettente, romantico, dolce ma allo stesso tempo amaro.
Un libro che suscita spensieratezza e allegria e contemporaneamente ci catapulta verso le mille riflessioni e i tanti dubbi di Irene.
Tra queste poche pagine si celano ironia, divertimento, emozioni forti, ipotetici trascorsi di un'esperienza di vita.

"E' una pazzia, ma mi hai fatto innamorare di te!"

Devo ammettere, però, che non ho apprezzato la narrazione eccessivamente rapida e tendente verso una conclusione veloce.
Non mi è piaciuta nemmeno la trasformazione di Irene in fase adolescenziale, il cambiamento viene raccontato in modo piuttosto sbrigativo. Ciò non permette di approfondire la cosa e alcuni aspetti rimangono in sospeso, aspetti che secondo il mio punto di vista, dovevano essere approfonditi.
Carino, invece, il finale. Viene ricreato l'ambiente perfetto per due innamorati: caloroso, accogliente e familiare, ma anche questo viene trattato con troppa fretta.
La lettura, tutto sommato, è piacevole e lineare, tuttavia, per le motivazioni già elencate sopra, posso affermare che in complesso, il romanzo mi ha delusa un po'. Le mie aspettative erano più alte rispetto a  come si è presentato poi il libro.
Assegno quindi al testo:

Trama 3 - Narrazione 3 - Personaggi 3 - Copertina 4 - Finale 3

3 Wonderland su 5
Recensione a cura di





Dal libro:

- "Marco nella sua vita era ossigeno, era aria pura, era la sua felicità e la sua forza contro il grigiore del suo quotidiano, imbrigliato in schemi troppo rigidi."

- "Sembrava volesse esprimergli con il corpo, con le sue movenze sinuose, quello che non aveva ancora il coraggio di dirgli a parole."

- "Lo doveva vedere, ne sentiva il bisogno, non poteva più aspettare."

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